LUNGO LA VIA INCANTATA
ECO-NOMADI
Le stampe distintive delle sete evocano i sofisticati tessuti vintage Suzani che incarnano il talento e l’anima poetica delle donne dell’Asia centrale. Giochi di patchwork accostano motivi grafici e floreali, le maioliche e i mosaici della leggendaria Samarcanda sono fonte di forte impatto evocativo e ci trasportano in un paese da sogno. Creponne tie-dye in oniriche colorazioni e velluti corduroy maltinti riprendono gli spazi infiniti dove si fondono l’azzurro del cielo e le sconfinate steppe. I tessuti superano la stagionalità, complice il cambiamento climatico, con morbide e leggerissime lane lavate dall’aspetto mosso, doppie garze unite in viscosa lana, garze di lana goffrata a righe colorate con discreti fili lurex, e gabardine ritorte di cotone-lana perfetti per l’inverno.
Sono presenti Nuove texture per i velluti fluidi con aspetti cangianti bicolor in una palette raffinata di toni ametista, eucalipto e foglia di tè, o in sofisticati millerighe con riflessi scintillanti dalle sfumature morbide e naturali. Caldi e avvolgenti cappotti bouclé in lana alpaca dall’aspetto infeltrito riparano dai freddi venti invernali.
Le trame jacquard dei caban, richiamano i tappeti e gli arazzi delle tende nomadi in vibranti toni colore con effetto spina pesce intarsiati da riflessi scintillanti di micro paillettes. Ricercati velluti blu notte di lana-cotone devoré, in giochi di luce e ombre ambrate e raffinati panni jacquard in azzurri polverosi ci immergono in uno spirito barocco contemporaneo.
“I popoli nomadi tendono a considerare il mondo come perfetto, mentre i sedentari tentano incessantemente di mutarlo”
Bruce Chatwin